Gara pazza condizionata dal meteo. Festa McLaren con Lando, Red Bull si aggrappa al talento di Super Max, Mercedes si gode anche Antonelli
Una regia così l’avrebbe potuta scrivere Hitchcock. Uno che di film se ne intendeva. Di Formula 1 forse no, ma il primo Gran Premio della stagione, in Australia, è un thriller di quelli che tengono incollati alla televisione. Vince Lando Norris davanti a Max Verstappen e George Russell e la Ferrari sbaglia tutto. A Melbourne in poche ore passano quattro stagioni e a rendere la gara pazza (e più divertente) è il meteo. Le condizioni della pista cambiano veloci: prima è bagnata, poi si asciuga, poi i nuvoloni tornano a fare la voce grossa. Hadjar, addirittura, va a muro durante il giro di formazione e torna nel paddock sconsolato. La pioggia non fa sconti a nessuno. Sei piloti su venti si ritirano. Il traguardo, tra i rookie, lo tagliano solo Kimi Antonelli e Oliver Bearman, ma anche veterani come Fernando Alonso e Carlos Sainz non vedono sventolare la bandiera a scacchi.

La gara – Chi rimane in pista deve pensare ad andare veloce e a tenere a bada la monoposto. Il tracciato si asciuga velocemente e bene e Piastri approfitta di un errore di Verstappen per inseguire Norris e provare a vincere a casa sua. Le McLaren fanno il vuoto, l’81 spinge sull’acceleratore e martella con i tempi. Il team di Woking, però, nega la bagarre via radio. Poi, dopo un errore che riporta l’australiano a due secondi dal compagno, dà il via libera ai sorpassi ai due papaya. Misteri del muretto. Gli altri faticano e girano più lenti. Al giro 34 dei 57 previsti Alonso perde il controllo della sua Aston Martin ed entra la Safety Car. Si fermano tutti per montare le gomme da asciutto, ma il cielo di Melbourne ha altri piani.
Passano alcuni minuti e i rovesci riaccendono la gara. Qualcuno decide di rientrare ai box prima e sceglie la gomma gialla: la strategia paga. Per pochi attimi, Lewis Hamiton con la Rossa diventa leader del GP, ma per il Cavallino è giornata nera. Stare fuori con le slick è un suicidio e bisogna fare la sosta. La doppietta McLaren sembra una formalità, ma Piastri va lungo, si gira e perde molte posizioni. Il miracolo, nonostante la Red Bull non sia al livello della MCL39, lo fa come al solito Max Verstappen. Con la pioggia il campione del mondo uscente ci va a nozze e si francobolla a Norris, che deve guidare al suo meglio per prendersi i primi 25 punti del Mondiale. La sorpresa di Melbourne, però, si chiama Andrea Kimi Antonelli. Al debutto in F1, il 18enne bolognese entra dalla porta principale e si regala una quarta posizione di grande maturità con la sua Mercedes. È il primo pilota esordiente in top 5 negli ultimi 10 anni.

Delusione Ferrari – Dalla felicità alla delusione tricolore, perché se le scelte d’assetto potevano aver compromesso la qualifica, la Ferrari affonda anche in gara. Leclerc parte bene recuperando subito due posizioni, poi si spegne e rovina il suo GP scegliendo di scommettere contro il meteo con le gomme da asciutto. Va in testacoda a pochi giri dalla fine e chiude ottavo dietro, tra le altre, anche alla Sauber di Hulkenberg. A Hamilton non va meglio. All’esordio ufficiale in rosso, si pianta e impazzisce dietro la Williams di Albon senza riuscire a passarlo. Taglia il traguardo decimo con un misero punticino. La fotografia della giornata disastrosa, per il Cavallino, è un team radio di Charles con il suo ingegnere di pista. “C’è una perdita?”, chiede il pilota. Risposta del muretto: “Una perdita di cosa?”. “Ho il sedile pieno d’acqua. Proprio pieno d’acqua”, assicura Leclerc. “Deve essere acqua”, la voce dal box. “Aggiungiamola alle perle di saggezza“, chiosa il numero 16 ironico, chiudendo la trasmissione.
Al termine della gara però, il beniamino di casa Ferrari si assume le sue responsabilità ai microfoni di Sky Sport: “È stata una gara difficile, dobbiamo lavorare e migliorare. Abbiamo fatto più fatica con queste condizioni e ci stiamo concentrando su queste aree. L’errore maggiore è stato il mio uscendo da curva 11, ho perso tante posizioni. Mi aspettavo molto meglio, sono deluso, ma in Cina possiamo rifarci. È importante reagire e guardare avanti”. Insoddisfatto anche Sir Lewis: “È stata una giornata dura. Essere in quelle condizioni su questa macchina e con tutto nuovo è stata una sfida enorme. Peccato, speravo qualcosa di più. A un certo punto pensavamo di lottare per il podio, ma la situazione è peggiorata. La macchina non è così lontana, ma non l’ abbiamo ottimizzata”.
Prossimi impegni – Archiviata la gara inaugurale, il 23 marzo la Formula 1 tornerà in pista con il Gran Premio di Cina, il primo di questa stagione con la Sprint Race al sabato.
Foto in copertina e nell’articolo: @F1, @Kimiantonelli