L’artista e influencer si è raccontato pubblicamente per la prima volta dopo la separazione dalla moglie Chiara Ferragni. E Francesca Fagnani è stata capace di entrare nella sua vita con rispetto, ma senza rinunciare alle domande più spinose
Aperto, trasparente. Vero, forse fino a trasformare la sua franchezza in un’arma a doppio taglio. Ma, nell’esporsi, è stato sempre crudo, esprimendo il proprio pensiero senza remore e con il rischio – come succede ormai da diversi anni – di risultare divisivo. A Belve, su Rai 2, Fedez ha incollato alla tv più di due milioni di spettatori, per il 12.6% di share. Puntata più vista di sempre.
Circa un’ora di intervista, durante la quale Federico Lucia si commuove, piange, parla della fine del suo matrimonio, di musica, strada, dipendenze e diverbi con i colleghi. Ma anche di Muschio Selvaggio e del rapporto con Luis Sal, dell’amore per i figli. Sullo sgabello sta un po’ piegato, curvo. Gli occhi tristi o, forse, con la luce fioca di chi, anche avendo scelto di vivere sotto i riflettori, sa di dover ricominciare dalla profondità di sé stesso. Per la prima volta dopo la separazione da Chiara Ferragni, il rapper si racconta pubblicamente. E sembra sincero, per davvero.
Risponde alle domande della conduttrice che, taccuino in mano, dà ritmo alla chiacchierata. Francesca Fagnani sa quando accelerare, quando pungere o concedergli spazio per riordinare le idee. Lo incalza, poi si ferma: a una stoccata, sempre tirata con eleganza, alterna un passo indietro. Perché il giornalismo è indagare, approfondire, a volte essere sfacciati. Ma anche e soprattutto saper entrare con rispetto nella vita della gente. Fedez lo riconosce, è a suo agio.
Alla celebre domanda della giornalista, “Che belva si sente?”, afferma: “Un pesce palla”. Perché, parole sue, può essere buono, ma anche cattivissimo. Le due facce di Federico. Dall’intervista – per cui ringrazia sui social la conduttrice –, il rapper “esce” sé stesso (bene o male, è una percezione soggettiva del singolo), non nasconde il suo carattere schietto e genuino, ma anche polemico. Dall’altra parte della telecamera, Fagnani dà al pubblico una vera lezione di giornalismo, coniugando “l’irriverenza” di Belve all’empatia richiesta per trattare la storia raccontata. La strada è quella giusta. E il programma – pensato, scritto, montato e condotto molto bene – è una delle grandi scommesse riuscite di Rai 2.