Dopo il successo di “Blu Celeste”, il cantautore bresciano è tornato con un disco autentico e sincero, la voglia di raccontarsi a tutto tondo e mettersi a nudo. Un viaggio di dodici tracce tra amore, tormento e follia
“Innamorato non solo dell’amore, ma della vita, della famiglia, di tante cose”. È un vortice di emozioni, autentico, sincero e sempre un po’ sfrontato, ma con il piglio di chi ha imparato che, forse, un pizzico di sfrontatezza non guasta mai. Nel nuovo album, Innamorato, Blanco canta amore, tormento e follia, immortalandoli in dodici tracce che raccontano frammenti della sua vita, presente e passata. Pop, r&b, soul, hip-hop e anche alcune ballate, per un disco che ha il difficile compito di raccogliere l’eredità del successo di Blu Celeste e che conferma il sodalizio artistico del cantante con il produttore Michelangelo.
Domande esistenziali, angosce e la consapevolezza di poter essere felici e cogliere il bello delle piccole cose. Ma anche la voglia di raccontarsi a tutto tondo, senza maschere, mettendo a nudo i propri sentimenti. “So che alcune canzoni non sono pezzi che fanno stream, ma mi raccontano, come La mia famiglia. Faccio scelte di pancia a livello musicale”, ha rivelato Blanco. La sua storia personale si fonde, così, con quella di chi si rispecchia nelle canzoni e condivide con lui anche solo l’amore per un tramonto o per le stelle (“Innamorato di un tramonto che ogni sera poi si spegne dietro un campo; Innamorato delle stelle che ogni notte poi ci spiano dall’alto).
Un percorso ancora sbiadito quello intrapreso con Innamorato, “un disco di transizione – come lo stesso cantante lo ha definito – che mi porterà a qualcos’altro. Magari tra tre anni saranno pezzi che non mi rappresenteranno più. Sono contento del lavoro, anche se avrei voluto fare una cosa più grossa, più rivolta all’estero”. Tempo al tempo. Intanto, però, l’album ospita l’importante collaborazione con Mina in Un briciolo di allegria, duetto ben riuscito tra chi ha fatto la storia della musica italiana e chi, da pochi anni, ha cominciato ad assaggiare il successo. Vent’anni lui, ottantatré lei. Un brano che abbatte le barriere generazionali e in cui le due voci si intrecciano elegantemente, soprattutto nel ritornello, romantico e pieno di pathos (“Ci siamo trovati sotto un chiaro di luna, forse un po’ stropicciati da una storia vissuta; scriverei una poesia per un briciolo di allegria”).
In più di una canzone, poi, il riferimento alle droghe. “Ogni tanto mi drogo. Cosa? Non si può dire, ma acidi no”, ha detto sorridendo Blanco, per poi lasciare il dubbio sulla veridicità dell’affermazione: “Droghe di vita, emozioni”. E Innamorato è un vero concentrato di esperienze ed emozioni, scritto dall’artista con la speranza che i suoi messaggi giungano alla gente. “Ho un po’ perso la testa e non ho gestito al meglio il successo. Però la cosa bella è che la tua musica può arrivare a più persone”. E che piaccia o no, questa è una grande verità.
Fonte dichiarazioni: Ansa
Foto: Blanco