Un’orchestra di campioni, plasmata sullo spartito di un direttore d’élite. Una difesa granitica, che limita a 71 punti uno degli attacchi migliori del campionato. Una fluidità offensiva avvolgente e snervante per gli avversari, costretti a scegliere chi dover limitare, senza soluzioni immediate o risolutive. Undici giocatori su dodici a referto e il tintinnio, logorante, di una pioggia ininterrotta di canestri che piomba sul Banco di Sardegna. Un protagonista sempre differente a gestire ogni nuovo possesso, limitare una transizione, proteggere il ferro o suonare la melodia principale in attacco, concedendo talvolta al pubblico apprezzabili virtuosismi. L’Olimpia, in un ingranaggio perfetto di coesione e intesa, regala a coach Messina la settantaduesima vittoria della carriera in post-season (eguagliato Pianigiani) e batte la Dinamo al Mediolanum Forum. Una prova di forza che invia, con molto anticipo, un chiaro segnale alla Virtus. Un messaggio a distanza, che sa di sfida. Milano aspira alla vetta.
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Gabriele Scorsonelli
Ventidue anni. Il mare di Sicilia mi ha cullato e cresciuto. Laureato in Comunicazione all’Università di Bologna e studente della Scuola di Giornalismo "Walter Tobagi" a Milano. Amo musica, spettacoli, sport e scrittura. Curioso e folle sognatore. Collaboro con FQ Magazine de “ilfattoquotidiano.it”.